mancato versamento del mantenimento ai figli

Mancato versamento del mantenimento ai figli: rischi e conseguenze legali

Mancato versamento del mantenimento ai figli: rischi e conseguenze legali

L’assegno di mantenimento per i figli, o più correttamente il contributo al mantenimento dovuto dal genitore non collocatario, è una somma di denaro che deve essere versata mensilmente all’altro genitore per contribuire alle spese quotidiane dei figli minorenni o maggiorenni non ancora economicamente indipendenti.

Cosa succede in caso di mancato versamento del mantenimento?

 

L’omesso versamento del contributo al mantenimento può avere conseguenze negative sia civili che penali.

Conseguenze civili

 

Se il genitore non paga il mantenimento ai propri figli, rischia di essere soggetto a:

  • esecuzione forzata, che include il pignoramento del conto corrente, dello stipendio o di beni mobili e immobili;
  • ordine di pagamento diretto emesso dal Giudice. Quest’ultimo, infatti, può ordinare a terzi, ad esempio al datore di lavoro del genitore inadempiente, di versare direttamente la cifra stabilita, trattenendola dallo stipendio.

La riforma Cartabia ha semplificato la procedura: ora è applicabile non solo in caso di mancato versamento degli assegni di divorzio, ma anche per gli assegni previsti in sede di separazione

In particolare, la nuova normativa stabilisce che, dopo aver messo in mora il debitore per almeno trenta giorni, il creditore che ha diritto al pagamento periodico dell’assegno per sé o per i figli, può notificare il provvedimento che stabilisce l’importo dell’assegno ai terzi che devono versare somme di denaro al debitore (come il datore di lavoro), chiedendo che le somme vengano pagate direttamente a lui, e informando il debitore dell’avvenuta notifica. Il terzo sarà obbligato a versare l’assegno a partire dal mese successivo alla notifica. 

Se il terzo non adempie, il creditore può intraprendere azioni esecutive per ottenere il pagamento delle somme dovute.

Conseguenze penali

 

Il genitore inadempiente, che quindi si sottrae al proprio obbligo di versare il mantenimento alla prole, può anche essere denunciato dall’altro genitore, in quanto tale condotta può costituire un vero e proprio reato.

Infatti, l’articolo 570-bis del Codice Penale, sanziona chi incorre nella violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione, scioglimento, o cessazione degli effetti civili del matrimonio. La Corte di Cassazione ha poi esteso l’applicabilità del reato anche ai figli nati fuori dal matrimonio.

Tuttavia, occorre precisare che tale comportamento può configurarsi come reato solo se il genitore ha agito con dolo: si è sottratto volontariamente al pagamento, pur avendo la possibilità economica di farlo. Se invece il genitore inadempiente non dispone delle risorse necessarie per versare l’assegno, non può essere perseguito penalmente, poiché non si è sottratto volontariamente all’obbligo.

Quando il mancato pagamento è una violazione?

 

Per stabilire se il mancato pagamento costituisce una violazione dell’obbligo di mantenimento, è necessario considerare diversi aspetti, tra cui:

  • la disponibilità reddituale dell’obbligato,
  • l’entità delle prestazioni imposte,
  • gli sforzi compiuti per reperire ulteriori fonti di guadagno, 
  • la necessità di soddisfare le proprie esigenze di vita e il contesto socio-economico.

Conclusioni

 

Il mancato versamento dell’assegno di mantenimento può portare a gravi conseguenze civili e penali. Per questo motivo è fondamentale rispettare gli obblighi di pagamento, evitando così di incorrere in sanzioni.

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